TORNARE@ITACA XVIII

TORNARE@ITACA XVIII

ANTEPRIMA

             ARTE PER LA LIBERTÀ

La diciottesima edizione di Tornare@Itaca con questa anteprima vuole essere un omaggio e un ringraziamento a Grimaldi dove è nata.

Era il 2007 e mi ricordo che esordii pressappoco con queste parole mentre mi .chiedevo il motivo del mio ritorno a Grimaldi in estate anche dopo che i miei genitori erano morti.La risposta che mi diedi era stata che qui a Grimaldi dove sono nata si erano formate le mie radici fondanti che mi avevano permesso di crescere e diventare quella che sono con i miei pregi e i miei difetti che si erano poi radicate a Cosenza per completare il loro percorso a Milano.

Con Tornare@Itaca che è un evento d’arte, poesia, teatro, cinema ho voluto rifare idealmente il mio viaggio di emigrante coinvolgendo artisti poeti scrittori.

Sarebbe troppo lungo rifare le tappe del viaggio di Tornare@Itaca per cui vi invito a consultare il sito www.tornareaitaca.it  con l’avvertenza che deve essere integrato perchè mancano gli anni 2007 - 2008 e ne citerò solo alcune.

Quella del 2007 con la presenza di Carmine Abate che ci raccontò con la sua avvincente affabulazione la trama di un suo libro e che Michele Pagnotta allora presidente della Pro Loco grimaldese andò a prendere e accompagnò a Carfizzi raccontandogli la sua storia nella speranza che lo scrittore se ne servisse per un prossimo libro.

Del 2008 con Mauro Francesco Minervino e il dibattito con discussione accesa sulla sua opera “Calabria brucia”.

Del 2009 che inaugura l’apertura del Museo dei Brettii e degli Enotri a Cosenza con il tema Arte per la legalità e nel 2010 va in trasferta a Milano alla prestigiosa fondazione Mudima e sempre nello stesso anno è dedicata ad Alda Merini nel primo anniversario della morte e al paeta calabrese Lorenzo Calogero nel suo centesimo della nascita.

Del 2011 per il 150 anniversario dell’unità d’Italia alla Galleria Nazionale d’Arte Antica a Palazzo Arnone a Cosenza.

Del 2013 per il quarto centenario della nascita di Mattia Preti e il viaggio da Grimaldi a Taverna luogo di nascita del pittore grazie alla collaborazione di Giovanni Notarianne e l’ospitalità a Milano  alla galleria Dieci.2! di Maria Rosa Pividori con la quale collaboro tuttora dopo la parentesi alla Fondazione per l’Arte Contempotanea Vertigo dal 2009 al 2012 

E dulcis in fundo  nel 2018 a Milano alla importante Fondazione  di arte e scienze Brugnatelli.

Quindi la lunga sosta per attraversare la notte  del difficile momento del 2019 dopo la vandalizzazione di alcune opere e la pandemia che si è prolungata fino al 2023.

Nel 2024 abbiamo presentato il catalogo degli ultimi quattro anni al Museo dei Brettii e degli Enotri con la mostra in ricordo del poeta Franco Gordano che è sempre stato una presenza e una collaborazione  preziosa per Tornare@Itaca organizzata dal figlio Alessandro. E che in occasione di questa anteprima della XVIII edizione vogliamo donare al Comune di Grimaldi per ringraziarlo dell’ospitalità sempre rinnovata nel corso degli anni.


               ARTE PER LA LIBERTÀ

Perchè la libertà come tema di questa edizione?

Il motivo è nel clima che si vive in questo momento storico di transizione e cambiamento in cui si è spenta la capacità di confronto e di dialogo e l’avversario è diventato il nemico e in cui si tende ad omogeneizzarsi in un consenso passivo fatto di like da quando il rapporto di vita reale è stato sostituito dall’illusorio rapporto virtuale dei social che è comunicazione e mai vera relazione.

Ma che cos’è la libertà per l’arte?

A mio avviso l’arte ha bisogno della libertà come l’aria di cui necessitiamo per vivere.

L’arte eterodiretta spesso in modo ambiguo e non sempre percepito consapevolmente è asfittica, priva di vita.

Ma qual è la funzione dell’arte?

Dal punto di vista pratico non ne ha alcuna

se non l’incommensurabile valore della libertà di creare.

L’arte è l’artista che crea un mondo.

Un occhio da indovino che anticipa la vita e l’attraversa e coglie aspetti dell’enigma e del mistero con cui tutto avviene intorno e dentro di noi.

L’ arte è epifania, luce che arriva da profondità ignote e inesplorate in apparenza all’improvviso in realtà dopo un cammino sotterraneo, spesso tortuoso, nascosto allo stesso sguardo dell’artista che dura nel tempo e che per convenzione chiamiamo ricerca.

L’ artista quindi è colui che cerca e alla base di questa ricerca c’è l’insoddisfazione della non conoscenza del tutto, di non avere ancora trovato ciò che lui stesso ignora.

Ci sono sofferenza, sconforto e rabbia in questo cercare continuo che motiva il suo essere.

 E il pericolo di una resa senza risultati è in agguato.

                Noi e l’ arte

Qual’è il nostro rapporto con l’arte?

La vista di un’opera d’arte ci lascia a volte silenti. A volte perplessi. Altre volte emozionati senza capirne il motivo o senza che abbiamo trovato il modo adeguato ad esprimere ciò che ha suscitato in noi.

È come se avesse destabilizzato la nostra visione del mondo, i nostri punti di orientamento e in questo stato di trance ci sembra di diventare partecipi di un mistero che cerca di rivestirsi di parole nella nostra ricerca di scoprire e dire ciò che dà senso al non senso.

Ho pensato allora  che un’arte libera dovesse nutrirsi d’aria e sole e danzare nel vento e nella pioggia come panni stesi ad asciugare.

Agli artisti quindi propongo di operare liberamente nella modalità che preferiscono su  lenzuola tovaglie indumenti.

Sono tutti elementi che connotano la nostra vita e raccontano cose della nostra storia.

Gli indumenti in particolare sono come la nostra seconda pelle.Sono tatuaggi mobili che segnalano l’umore del giorno, che parlano di sentimenti, di angosce remote, di passioni inespresse che trovano la libertà di manifestarsi in codici non verbali attraverso forme, materie,colori e che appenderemo all’aria per nutrirli di liberta nel cortile di una casa che in anni lontani fu sede di scuola elementare e che con questa mostra chiameremo libera casa d’arte.

CHE L’ARTE SIA SEMPRE LIBERA .

ORA E SEMPRE.

                   Mimma Pasqua

                  Grimaldi 4 agosto 2024










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